martedì 24 febbraio 2015

Un tè per signore




Ci sono dei giorni in cui una femmina deve rapportarsi con le altre femmine.
Voglio dire, è una cosa atavica, preistorica, gli uomini andavano a scannare i dinosauri mentre le donne raccoglievano i frutti, crescevano i figli, pulivano la grotta/capanna e intanto (non ho dubbi) si dedicavano al più bieco e truce chiacchiericcio.

Non lo fanno mica perché sono pettegole. No. E' dovere di cronaca, è fare informazione ed autoanalisi. Una cosa di fondamentale importanza. 
Una missione, praticamente.

Tutte le mie amiche sono diverse tra loro, hanno esperienze diverse alle spalle ed un modo diverso nel gestire le cose.
Questa è una cosa fantastica perchè ognuna ha i suoi problemi ma conosce bene anche i tuoi e sarà sempre pronta ad ascoltarti, annuendo in maniera seria, presissima da quello che le stai raccontando per poi, ovviamente, consolarti, rassicurarti nonostante tu le abbia attaccato un mega pippone infinito.

(Comunque al termine del tuo pippone infinito partirà il suo, quindi l'equilibrio dell'universo sarà stato ristabilito.)

La cosa più divertente è se hai cenato insieme e te sei scolata quei bei due bicchierozzi de vino, in quel caso anche i pipponi assurdi e le tragedie cosmiche (che in confronto l'Alcesti di Euripide è un cinepanettone) diventano una serie infinita di barzellette de La sai l'ultima.

Tutto diventa sfriccicoso e leggero. Ed è lì, quando le inibizioni cadono, che le donne si liberano, si lasciano andare, sbevazzano e chiacchierano, magnano e spettegolano. 



E si, non pensate che in queste simpatiche rimpatriate condite agli estrogeni si parli cinguettando di moda o trucco. Per niente. Si condividono i segreti più intimi e scabrosi e si raccontano quegli aneddoti che ti hanno fatto proprio, ma proprio incazzare. 

Quando per esempio c'hai gli ormoni grossi come tacchini, ti senti la tigre del ribaltabile, una pornoattrice professionista,  ti sei messa un completino che Moana Pozzi è Suor Claretta Vergine e il tuo lui non reagisce. Niente. Encefalogramma piatto.
E' di fatto inglobato sul divano con il maglione di pile, il calzino di spugna e le ciabatte quelle da corredo del nonno, blu, al massimo marrone nutria, a guardare malattie misteriose su real time.

Oppure quando racconti quella volta in cui ti è salito il sangue al cervello e hai immaginato di uccidere la tizia che ha osato apostrofarti con parole non troppo carine ed educate. Lei. A te.
Beh, tale esempio di virtù meriterebbe comunque un' esecuzione elegante, raffinata, di classe. Non ci si può mica abbassare al suo livello!Potrei consigliare lo stile poetico di Lobo.

(Per chi non conoscesse Lobo lascio un'immagine esplicativa, può sempre servire.)






Sbollite incazzature varie, dopo essersi un pò sfogate si arriva ai super gossip, le rivelazioni - bomba atomica che mandano a mille le endorfine e animano la serata con picchi adrenalinici che altro che bungee jumping.

Questa la reazione una volta appreso il gossippone:




C'è anche il momento dei ricordi di gioventù, di quando eri più scapestrata, irresponsabile, un'universitaria fricchettona con i rasta, il cane e  lo zainetto che parte per qualche villaggio turistico o per un erasmus in Finlandia. 
Momento anche per il racconto delle rispettive esperienze amorose. Per di più terrificanti, iperproblematiche e complicatissime che a pensarci adesso ti dici "ma come ho fatto?"

Lo so che tutte le donne che leggeranno queste righe penseranno alla loro ultima chiacchierata con le amiche e sorrideranno. Perchè le situazioni che ho descritto sono solo lo zero virgola zero zero zero di quello che ci si dice nelle chiacchierate tra amiche e certamente non sarò io a dirvelo, non sareste pronti, non capireste.

A voi uomini sanguinerebbero le orecchie dopo due minuti, non riuscireste a gestire i conteniti scabrosi ed il linguaggio scurrile.

Altro che "discorsi da maschi", è che non siete mai stati ad un tè per signore!

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